IOTUNOI

Dopo la ristrutturazione di Villa Verlicchi e il primo evento dello scorso Giugno che ha inaugurato, a Lavezzola (RA), il nuovo centro culturale DART (Domus delle Arti delle Relazioni e del Turismo) si apre un nuovo capitolo che sceglie volutamente di riflettere sul tema delle Relazioni, come elemento fondante per la costruzione dell’IO. Una costruzione a volte non lineare e a momenti complicata, ma anche creativa e piena di sorprese, fatta di momenti e situazioni spesso incongruenti con la nostra realtà. 

Desideriamo così indagare le sostanze luminose e oscure del TU, le situazioni intriganti del NOI e ponendo al centro il tema scottante sul come e sul perché e, tema attuale, dove relazionarsi.  

Apriamo, con questa mostra, un capitolo sulle Relazioni, che come CRAC porteremo avanti anche in futuro, attraverso eventi che stiamo programmando e che, come sottolineato anche dal simbolico titolo IOTUNOI, pone al centro questo tema, come aspetto fondamentale della convivenza, della crescita personale, di quella collettiva e comunitaria.

La mostra, che occupa gli spazi espositivi di DART, inaugura il 19 settembre, dalle 17 alle 20 e coinvolge quattordici artisti emergenti. 

Curata dal Collettivo Instabile Mazzesi Morelli per CRAC Centro in Romagna Ricerca Arte Contemporanea in collaborazione con il Comune di Conselice, l’esposizione esplora la relazione con il cosmo partendo dalle sonorità arcaiche delle conchiglie di Gerard Antonio Coatti, passando alle complesse e ossessive installazioni di Massimiliano Marianni e di Maria Giovanna Morelli, leggiére in materia e simbolicamente da decifrare.

Si continua con i grafismi materici e installativi di Alice Iaquinta e Margherita Tedaldi, con le fotografie sospese della milanese Linda De Luca, che ci rimandano a luoghi interiori più dolci anche se di difficile interpretazione e con la pittura grafica, quasi naif, di Margherita Paoletti, che rimanda alla relazione con la natura interiorizzata al corpo.

E mentre Andrea Mario Bert, con la sua pittura celestiale e il fotografo Sauro Errichiello ci conducono verso cieli e spazi interstellari, di contrasto, Rosa Banzi e Antonio Caranti ci riportano alla terra mater, la prima con il legno grezzo a oro kintsugi, il secondo, con una pittura e ceramica installativa, carica di pathos.

In un altro mondo relazionale ci conducono Fausto Ferri, che presenta disegni di grande formato su tematiche Dantesche e Davide Sapigna, con le sue sculture bianche e deformi, mentre Gianni Mazzesi si annuncia con un videoloop sulla relazione tra vita interiore ed estinzione animale, così da riportare, come un circolo chiuso, l’IOTUNOI, dentro ai confini del nostro attuale spazio/tempo.

A completare il calendario dei programmi, una serie di laboratori e meditazioni che si svolgeranno negli spazi di Villa verlicchi, per tutto il periodo di apertura della mostra, dal 19 settembre al 18 ottobre 2020.

Il programma completo sarà disponibile a breve. Grazie!

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